Violazione dei principi di correttezza e buona fede.
L’inadempimento deve essere valutato anche in relazione alla sussistenza dell’elemento soggettivo, che consiste nella volontà del debitore di sottrarsi ingiustamente alla prestazione dovuta. Perché tale volontà manchi, rendendo l’inadempimento non imputabile al debitore, è necessario che questi abbia usato la diligenza del buon padre di famiglia (art. 1176 c.c.) senza essere sufficiente la buona fede…