Presto il codice penale sarà integrato con una nuova norma, l’art. 612 bis. In questo modo le molestie da stalking, spesso perpetrate da ex fidanzati o amanti respinti saranno soggette ad una pena che potrà variare dai quattro mesi ai sei anni di carcere. Per questa nuova fattispecie di reato è prevista la procedibilità a querela della persona offesa, fatta salva, tuttavia, la procedibilità d’ufficio se il fatto è commesso con minacce gravi ovvero nei casi in cui il fatto è connesso con altro delitto per il quale è prevista la procedibilità d’ufficio.
Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, lettere e perfino l’invio di fiori o regali, “visite a sorpresa” a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, suscitando paura ed ansia in chi ne è destinatario suo malgrado.
Il descritto fenomeno, già noto sotto il profilo psicologico e sociale, di recente apparso anche nel panorama giuridico italiano, è denominato “sindrome del molestatore assillante”, o “inseguimento ossessivo” o anche “obsessional following”, ma è conosciuto soprattutto con il nome di “stalking”.
Con l’espressione “stalking”, che in lingua inglese significa “appostarsi”, “fare la posta”, vengono descritti sinteticamente i comportamenti “tipici” degli stalkers, ovvero l’aspettare, l’inseguire, il pedinare, il sorvegliare, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti.
Il “molestatore assillante”, infatti, perseguita un’altra persona con intrusioni, appostamenti, tentativi di comunicazione ripetute e indesiderate, come, ad esempio, lettere, telefonate, e-mail, sms, tali da provocare nella “vittima” ansia e paura, e da renderle impossibile il normale svolgimento della propria esistenza.
Lo stalker può essere un conoscente, un collega, un completo estraneo, oppure nella maggior parte dei casi un ex-partner. In genere, questi agisce per recuperare il rapporto precedente o per vendicarsi per essere stato lasciato.
La vittima, per quanto possa essere breve il periodo in cui viene perseguitata, rischia di conservare a lungo delle vere e proprie ferite. Come conseguenza dello stalking possono determinarsi stati d’ansia e problemi di insonnia o incubi, ma anche flashback e veri e propri quadri di Disturbo Post Traumatico da Stress.
Emiliana Matrone